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Annozero: Fini attacca il Premier e dimentica che lui è una figura istituzionale superpartes

Creato il 25 febbraio 2011 da Iljester
25 febbraio 2011 | Cultura, Politica | Permalink

Annozero: Fini attacca il Premier e dimentica che lui è una figura istituzionale superpartesMi chiedo quando mai ci stancheremo di parlare di Fini, e se mai finiremo di parlarne. Perché quest’uomo ne dice (e ne fa) una ogni giorno. Ogni giorno predica la sua verità, senza tener conto degli umori della base che non sono certamente a suo favore. Parla dell’essere di destra, ma lui oggi sta alla destra, come ci stavano Togliatti e Berlinguer. E certamente con minore coerenza.
Ma fosse solo questo il problema che affligge l’identità politica di Fini, sarebbe davvero poco. Il problema vero è che lui sta svendendo i nostri valori alla sinistra e ai suoi megafoni antiberlusconiani. Pur di distruggere politicamente il Premier, Fini si offre agli show mediatici di Santoro, di Repubblica e dell’Espresso, non ritenendo inconsueta e inaccettabile la sua esposizione mediatica, nonostante il ruolo delicato istituzionale che ricopre, fino a rendere avvilenti i suoi predicozzi nei confronti del Premier, nei quali gli ricorda che lui è eletto dal popolo e «non unto dal Signore».
Effettivamente, è questo il punto che a Fini sfugge, e che fa la differenza tra lui e il Premier. Berlusconi non sarà certamente unto dal Signore (e il paragone è in effetti del tutto inappropriato), ma è stato eletto dal popolo. Fini può dire altrettanto? Può dire: io sono Presidente della Camera perché sono stato eletto dal popolo italiano che mi ha voluto in questo ruolo? Certamente no. Non può dirlo. Eppure si comporta come se così fosse. Fa la morale costituzionale al Premier, e poi razzola male, confondendo il suo ruolo istituzionale con il suo ruolo politico, e prestandosi ai giochi della minoranza (anche televisiva) che gode da morire nel vedere lui e Berlusconi scannarsi a vicenda per dividersi l’aia del centrodestra.
Fini in verità è solo uno strumento politico. Ormai non ci sono dubbi. Soltanto che lui non se ne rende conto, e continua a illudersi di essere il leader di una presunta quanto inesistente «nuova destra». Una destra costruita artificiosamente dagli sponsor della sinistra. Una sinistra che non stima Fini e che non lo ritiene certamente un buon leader, se non nei limiti della sua utilizzabilità. Ed è proprio per questo che lo promuove nei suoi pulpiti mediatici contro Berlusconi, che invece la sinistra teme. Fini – come scrissi nel mio post «Fini brandito dalla sinistra contro Berlusconi» – è solo il grimaldello attraverso il quale i sinistrati d’Italia mediatici e corporativi, paraistituzionali e dei potentati economici, intendono disinnescare il Cavaliere per appropriarsi (o riappropriarsi) di quello che ritengono loro di diritto: il potere, e senza passare per le urne, un dettaglio del quale vorrebbero sempre fare volentieri a meno, ritenendo il popolo delle elezioni un popolo «ingestibile» e «imprevedibile», al contrario di quello delle piazze.
Vedete, nessun leader della destra che si rispetti, farebbe di tutto per compiacere la sinistra mediatica e politica. E certamente nessun leader della destra andrebbe contro il proprio ex compagno di partito e di alleanza, pur di compiacere i sinistrati che fino a ieri lo ritenevano un politico di caratura «inferiore», perché di destra. E sappiamo bene che chi disconosce i propri valori per opportunismo politico non è mai ben visto né dal popolo tradito (e ci mancherebbe) né dall’altro popolo. Egli è avverso dal primo ed è (mal)tollerato dal secondo, fino a quando è utile alla causa.
Ma Fini questi aspetti non li tiene in considerazione, avendo evidentemente un’alta considerazione di sé e dei suoi «alleati» antiberlusconiani. Crede sul serio che personaggi come D’Alema, Bersani, Di Pietro o compagnia cantante, gli permetteranno di entrare nell’olimpo dei politici «legittimati» (secondo loro) a governarci, solo perché si è messo di traverso a Berlusconi. Il vero è che una volta ottenuto il risultato (l’abrogazione politica del Premier), il prossimo passo della sinistra conservatrice, sarà quello di mettere all’angolo gli ultimi residui della destra, tarocca o vera che sia. Compreso Fini e il suo partitino farlocco.
Qualcuno dovrebbe dirglielo, ammesso che il Presidente della Camera abbia mai avuto la capacità e la sensibilità di ascoltare la base che da mesi gli chiede di lasciare la poltrona di Montecitorio in un impeto di coerenza. Evidentemente però Fini non ha (mai avuto) questa capacità o sensibilità (contano per lui solo le parole di Bocchino, Granata o Rossi, o peggio quelle di Santoro o chissà chi). E il nostro appare pertanto solo fiato sprecato; fiato sprecato che conferma una realtà ineludibile e ineluttabile: egli – Fini – rispecchia oggi, in pieno, la vecchia e decrepita politica italiana, quella che non tiene conto degli umori e del consenso della base elettorale di riferimento, confidando piuttosto, infinitamente e arduamente, negli umori e nel consenso del palazzo.

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Autore: Il Jester » Articoli 1379 | Commenti: 2235

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Tags: Annozero, berlusconi, destra, Fini, fini berlusconi, fli, presidente camera, Santoro, sinistra
  • OkNo
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  • https://migliorandoilmondo.blogspot.com Giancarlo Mostachetti

    Parli di Togliatti e Berlinguer, comunisti sì, ma uomini tutti di un pezzo. Se andavano al potere sicuramente avrebbero ridotto l’Italia ad una Cuba mediterranea. Ma mai si sarebbero venduti come prostitute.
    E dire che molte voci se erano levate per avvisare donna Assunta, la quale ha riconosciuto che “Mio marito Giorgio ha ricevuto 22 appartamenti in donazione, ma li ha girati tutti al MSI”. E continua: “Gli umori del nostro popolo io li sento. In questi giorni ricevo centinaia di telefonate e il postino ha appena scaricato davanti a casa 500 lettere. Dicono tutti la stessa cosa. Fini non lo voglio più vedere. Dei nostri non lo voterà più nessuno”.

    • Il Jester

      Concordo in pieno…

  • Marmando

    Si rinfaccia a Berlusconi di aver snaturato, se non distrutto la destra, ma questo demerito spetta a Fini.
    E’ rimansto solo in mezzo al guado. Più a sinistra di così non può spostarsi, e finchè c’è Berlusconi per lui non si aprono spazi a destra (ammesso e non concesso che possa averne).
    Credo si renda conto di essere strumentalizzato, ma gli sta bene così. Magari si illude e spera di essere lui a strumentalizzare la sinistra.
    Non voleva essere secondo a chi lo ha sdoganato, si ritrova a dipendere da chi lo ha sempe osteggiato.
    Fine ingloriosa….anzi Fini ingloriosi.

  • elisa

    E’ Berlusconi ad essere finito, ci vuole ancora molto perche’ ve ne rendiate conto?
    Puo’ comprare molto, ma non puo’ ridarci la dignita’ che ha tolto all’Italia.
    Per fortuna che Fini c’e'! Soprattutto, ci sara’ una vera destra moderna, europea e liberale.

    • Il Jester

      Quale destra? Quella che vorrebbe fare alleanze con la sinistra? Quella che predica i matrimoni omosessuali? Quella che fa i predicozzi moral-giudiziari agli altri e poi è peggio di quegli altri? Quella che insegue i personalismi? Quella che non sa nemmeno dove sta la dignità di essere di destra e che fa di tutto per compiacere alla sinistra? Quella che cerca legittimazione dagli ex comunisti? Quella che ha rinnegato tutto? E poi “Liberale”. Ma dove? Ma Fini è mai stato liberale? Ma dove vivi?


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